Notevole importanza hanno avuto e continuano ad averla tuttora Repower e la Ferrovia Retica. Sorta nel 2000 in seguito all'unione delle Forze Motrici Brusio con Rhätische Werke für Elekrizität AG e AB Bündner Kraftwerke, la RE è riuscita a crearsi una posizione di tutto rispetto tra i fornitori di energia elettrica. Attualmente occupa a Poschiavo ca. 180 impiegati. L'economia poschiavina può contare anche su un settore agricolo sempre ancora vitale (buona parte della popolazione è stata attiva nel settore agricolo fino verso la metà del XX. secolo) e su una rete di piccole imprese molto attive. Tra i principali datori di lavoro va annoverato anche il Centro Sanitario Valposchiavo (ospedale, Casa Anziani e Spitex). Notevole importanza riveste il settore turistico. L'economia boschiva si sta evolvendo in maniera positiva grazie anche alle innovazioni introdotte dalla nuova legge forestale comunale (promozione del cippato quale combustibile per riscaldamenti).

Il botanico Braun-Blanquet che a suo tempo ha studiato a fondo la flora della nostra Valle si è espresso in questi termini.

"Sotto almeno un aspetto probabilmente nessuna regione svizzera è in grado di competere con la Valposchiavo: in nessun altro luogo l'attento osservatore avrà la possibilità di seguire in modo migliore il graduale passaggio dalla vegetazione submediterranea a quella di carattere nordico alpino, in nessun altro luogo gli sarà data occasione di esplorare in uno spazio così ristretto tutte le fasce bioclimatiche tipiche della parte meridionale dell'Europa centrale".

La Valposchiavo costituisce la congiunzione naturale nord-sud più diretta fra l'Engadina e la valle dell'Inno - la Valtellina e la valle dell'Adda. Situata nel versante sudalpino, essa copre, su una distanza in linea d'aria di appena 25 km, un dislivello di quasi 3500 metri d'altitudine, uno dei più notevoli dell'arco alpino, segnato alla sommità dal Piz Palü (3905 m s/m) e nella sua parte più bassa dalla foce del Poschiavino nell'Adda (414 m s/m). Dal passo del Bernina (2328 m s/m), verso sud, due vallate alpine ben distinte, la Val Agoné e la Val Pila portano al pianoro di Cavaglia, rispettivamente a quello di La Rösa per ricongiungersi poi nel fondovalle di Poschiavo in un'unica pianura estesa da Pedemonte fino al lago di Poschiavo. All'estremità meridionale dello stesso, l'occlusione della Motta di Miralago chiude il lago. Qui si apre il compartimento del Brusiese, caratterizzato da una pendenza notevole fino al valico di Piattamala, che segna anche il confine politico della vallata verso l'Italia.

La Valposchiavo è raggiungibile su strada da nord attraverso il passo del Bernina, da sud attraverso il valico italo-svizzero di Piattamala e da est attraverso la forcola di Livigno. La Ferrovia Retica attraversa la Valposchiavo e collega l'Engadina Alta alla Valtellina. La Valposchiavo è inoltre accessibile su mulattiera attraverso vari valichi alpini situati sui versanti est ed ovest.