I benvenuti siate!
Che da meridione v'issiate o settentrione caliate, da ponente approdiate o levante accediate, di resister al fascino ogni speranza lasciate, o voi, che da fuori, in valle ad entrar v'apprestate.
Ancorché a franche zone spediti puntiate, e da noi quatti quatti a passar vi troviate, che ad uopo arriviate o per diletto giungiate, a noi che sta a cuore è che a lungo restiate!
Della quiete natura è savio godiate, al buon vitto nostrano è saggio vi diate e alla spontanea accoglienza è ben che v'apriate.
E che il rosso onoriate o al patrimonio inneggiate, potenza retica sprizziate o il suo bianco intento già temiate, che le marmitte ammiriate o al turchino uggioliate, orsù, che vi costa, acciocché lo ammettiate? Arduo davvero che con ciò v'annoiate!
M'affinché dubbiosi mai rimaniate, ciò che segue è opportuno già sin d'ora sappiate: che di Dante, o di Goethe l'idioma parliate, il costume lodiate o il progresso esaltiate, di cultura viviate o di storia intendiate, o che prima ancor la carriera poniate. Insomma, è possibile ancor non capiate, di quale enigma al cospetto voi siate? Suvvia!
D'accordo, e che sia, perché a errar non abbiate, un indizio è concesso, e che lo otteniate: lo scopo è che il nido a Poschiavo creiate!
Alessandro Della Vedova
Podestà di Poschiavo
|